lunedì 9 ottobre 2023

Di Riaperture e Dintorni

Non è che per cinque anni non abbia scritto.


Anzi.


È che si sono lasciate parole altrove, sui social, su Instagram, sul vecchio e caro Facebook, primo carrozzone virtuale di noi Generazione X.

Però. 

Qualche giorno fa ho pensato che mi mancava un posto dedicato solo e soltanto alle parole sui libri; dove non compaiono inserzioni di (altre) cose, fiori, città e animali. 

Dove non sei costretto a giocare a rayuela tra reels, storie e dirette.

Per carità, tutto bello e soprattutto utile: solo che mi ritrovo spesso ad immaginare la cara, vecchia chiacchiera del dopocena in un salotto in penombra che odora di cuoio, insieme agli amici di sempre e ai nuovi arrivati, senza che arrivi dalla strada il rumore del traffico o si controllino continuamente gli smartphone. È per questo che ho pensato (confesso, con una stretta al cuore) a questo posto qua, che è sempre caruccio, anche dopo essere stato chiuso per tutto questo tempo, e dove soprattutto posso poggiare qualcosa di più esteso di un commento ad una foto su Instagram. 

O forse, in realtà, mi manca la vita di un lustro fa, solo che a dirsele queste cose, così, in faccia, non si sa mai se si fa bene. Probabilmente cerco una scusa per raccontare questo tempo perduto (senza ambizioni proustiane) attraverso i libri.

Quindi, qualunque sia il motivo, riapro persiane e porte, sbatto i tappeti, cambio qualche lampadina e vediamo che accade. Non prevedo feste di inaugurazione, che andando avanti con gli anni ci si stanca più facilmente e si esce dal tunnel del divertimento. Almeno quello caciarone. 

Ricomincerò scrivendo degli ultimi libri letti, provando a trasformarne qualcuno che mi è piaciuto più del solito in una di quelle bibliopillole che tanto ci piacevano, come idea. Lascerò anche lo stesso nome, il gioco neologistico che ci portò a fondere la "ἀποϑήκη" greca e le teche di una libreria. Se mi andrà, metterò in mezzo qualche film o della musica. Non so bene ancora.

Ma comunque è come se riaprissi un'ala di un edificio, anche dovesse servirmi solo
per appoggiare roba val bene la sensazione di tornare a casa.


Bentornati, se vi andrà.


Emma

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