domenica 30 ottobre 2016

Bollettino Novembre 2016



Il nostro aggiornamento mensile sulle novità editoriali che più ci incuriosiscono, la terapia prescritta per dissolvere le brume e le serate troppo lunghe di questo mese.

Novembre ci offre:

Tuveri Igor (IGORT), My generation (Chiarelettere) 
Un viaggio psichedelico che ci fa assistere alla trasformazione della nostra società negli ultimi 40 anni, una macchina del tempo che seguendo le vicende di formazione di un gruppo di ragazzi trascinati dai propri sogni, fra Bologna e il Dams, la politica, l’eroina, le bombe, Londra, il punk e i fumetti di Pazienza, ci porta davanti alla nostra attuale immagine, una generazione travolta da sogni e miti che si sono inesorabilmente spenti negli anni di piombo. Una stagione irripetibile con una colonna sonora indimenticabile (Iggy Pop, Bowie, Lou Reed) e incantata da una cultura che sperimentava anche la controcultura.
Uno specchio riflesso.
Esce l’11 novembre


Haruf Kent, Trilogia della pianura (NNE Editore) 
In un pregiato cofanetto: Benedizione, Canto della Pianura, Crepuscolo.
Il caso editoriale dell’anno in una edizione a tiratura unica e limitata che propone in un’unica soluzione tutti i volumi della Trilogia offrendo anche diversi contenuti extra (articoli, lettere, interviste ed una piantina della cittadina di Holt).
Esce il 10 novembre


Roberto Saviano, La paranza dei bambini (Feltrinelli) 
Un romanzo sulle vite di adolescenti napoletani che si affiliano ad una paranza (un gruppo di fuoco camorrista) e iniziano una spietata guerra per il controllo dei quartieri sottraendoli alle fazioni delinquenziali avversarie. La paranza è la barca che nei nostri mari è utilizzata al tramonto e di notte: i pesci vengono ingannati da una luce che li attira nella rete, così come i giovani protagonisti, intontiti da soldi facili, scarpe firmate e armi automatiche finiscono nelle maglie della criminalità organizzata.
Indubbiamente uno spaccato di una realtà che da sempre Saviano indaga e che autenticamente racconta.
Esce il 10 novembre


Luis Sepulveda, La fine della storia (Guanda) 
Un romanzo di ampio respiro che attraversa tutta la storia del Novecento, dal Cile di Pinochet, alla Russia stalinista e alla Germania di Hitler fino alla Patagonia di oggi.
Un  ex guerrigliero cileno che si è finalmente ritirato a tranquilla vita privata viene suo malgrado “richiamato” dai servizi segreti russi ad operare per stanare un pericoloso criminale che si scopre essere legato al protagonista.
Epico.
Esce il 2 novembre


Harry Parker, Anatomia di un soldato (SUR) 
Tre personaggi, un capitano inglese, un ribelle afghano e un ragazzo di un pacifico villaggio asiatico, che raccontano la crudele ordinarietà della guerra, di qualsiasi guerra. L’originalità è data dalla suddivisione del romanzo in capitoli in ciascuno dei quali è un oggetto a fare da testimone alle vicende: una bomba, una bicicletta, una borsa, sono le voci atone che costruiscono le storie dolorose dei protagonisti, svelandone pian piano le dinamiche e i collegamenti.
Un’audace sperimentazione per raccontare dolore e distruzione ma anche l’umanità che resta, sempre, in fondo ai cuori devastati.


Jose Lezama Lima, Paradiso (SUR) 
Uscito nel 1966, è stato selezionato da El Mundo come uno dei cento migliori romanzi del Novecento. L’autore cubano racconta in un libro che fu ritenuto scandaloso e perverso l’intera vita (impiegò diciassette anni per scriverlo) del controverso poeta Olaya e della sua famiglia.
Doveva trattarsi di una biografia, ma la prosa ricca, logorroica, ne fa un trattato di scrittura, un modello di lettura, un romanzo di formazione che insegna a vivere.
Lo aspettavamo …


Charles Shields, L'uomo che scrisse il romanzo perfetto, (Fazi) 
La prima biografia autorizzata di John Williams, l’autore di Stoner, un libro che tra luci e ombre è comunque considerato un cult. Chi era lo scrittore che si nascondeva alle luci della ribalta e il cui alter ego letterario, invece, ha avuto un riscontro così  rumoroso se pur ad anni di distanza? In comune pare che i due abbiano avuto solo una vita apparentemente insignificante.
L’autore è un apprezzatissimo biografo (citiamo Kurt Vonnegut e Harper Lee, tra gli altri) e racconta per la prima volta quale storia ha dato vita al professore universitario più letto degli ultimi anni.
Imperdibile per tutti gli “stoneriani”.


Chiara Rapaccini, Baires (Fazi) 
Lei è stata per una vita la compagna di Mario Monicelli: in questo che è un libro molto particolare, racconta biograficamente il lutto di una donna di mezza età che disegna storie per bambini e si ritrova a vivere un mistero, scrivendo così in maniera suggestiva ed ironica un noir inaspettato.
Lo hanno definito insolito ed originale.
Sicuramente incuriosisce.


Virginia Woolf, Oggetti solidi – Tutti i racconti e altre prose (Racconti Edizioni) 
Per nostra immensa fortuna, dato che in maniera abbastanza inspiegabile fino ad ora non era disponbile nessuna traduzione italiana di queste opere, un team di traduttori e studiosi della Racconti Edizioni ci regala l’intera raccolta dei racconti di Virginia Woolf. Pieghe di vita, brandelli di esistenze,  il magico potere dei racconti a rivelare (anch’essi) la grandezza indiscutibile di una immensa scrittrice.
Imperdibile.


Stephen Graham Jones, Albero di Carne (Racconti Edizioni) 
Udite udite, questi sono racconti dell’orrore. Jones è un assoluto maestro del genere che può contare sull’endorsement (oggi va di moda questo termine) di nomi quali Joe R. Lansdale e Stephen King. Paragonato come stile a Shirley Jackson, la sua specialità è tenere sospeso il lettore terrorizzato fino ad un finale che si rivela sempre inatteso. Negli States è osannato, adesso lo esponiamo agli attenti amanti del genere.
Qui lo si legge SICURO!


Arto Paasilinna, La prima moglie e altre cianfrusaglie (Iperborea) 
Lo humour dissacrante del prolifico scrittore irlandese punta in questo romanzo alla compulsiva dipendenza dagli oggetti che ci accomuna un po’ tutti. Una smania di possesso, classificazione, affastellamento che ci riempie le case  “nell’illusione di tappare i fori da cui la vita ci sfugge ogni giorno”.
Il protagonista è un ricco assicuratore collezionista di oggetti fra i più impensabili (a cominciare dalla moglie, cimelio vivente) per recuperare i quali gira per tutta Europa. La ricerca forsennata esalta la sua immaginazione e così ogni sua avventura è un’occasione per rivisitare tempi ed epoche storiche, in una rocambolesca giostra di luoghi e storie come al solito narrate in quello stile divertente che è tipico dello scrittore.
Esce l’11 novembre


Jan Brokken, Il giardino dei cosacchi (Iperborea) 
Un libro dedicato alla ventennale amicizia fra un nobile russo e Dostoevskij, la cui storia si dipana tra le vicende personali dei due ed una profonda riflessione sulla storia russa dell’Ottocento, il luogo di un potere che non vuole cedere il passo alla libertà che tanto si urla in Europa, un paese comunque vibrante di ideali romantici ben cantati dalla letteratura russa dell’epoca.
Per gli amanti dei romanzi storici.
Esce il 24 novembre.


Marcello Fois, Quasi grazia (Einaudi) 
Lo scrittore dedica a Grazia Deledda questo suo ultimo libro, un romanzo la cui scrittura teatrale è stata già montata e approderà sulle scene con Michela Murgia nel ruolo dell’unica donna italiana ad avere vinto il Nobel per la Letteratura.
Da leggere senza se e senza ma.
Esce il 29 novembre.


Mario Vargas Llosa, Crocevia (Einaudi)  
«L'idea di questo romanzo nacque con l'immagine di due amiche che all'improvviso una notte, in un modo del tutto inatteso, vivono un'avventura erotica. Poi si andò trasformando in una storia poliziesca, quasi un thriller, e il thriller pian piano divenne un affresco della società peruviana negli ultimi mesi della dittatura».
Il resto leggetelo, se vi intriga.
Abbiamo lasciato per questo motivo all’autore stesso il compito di presentare questo suo romanzo.
Intriga, no?
Esce l’8 novembre.

Paolo Cognetti, Le otto montagne (Einaudi) 
Prova romanzo per l’autore milanese che sta raccogliendo molto consenso ed è più noto per le raccolte di racconti. La sua amata montagna è la protagonista, intesa come modo di vivere la vita, come metafora delle relazioni umane che possono essere accidentate ma anche rocciosamente solide, come allegoria di uno sforzo continuo per ambire ad una vetta che altro non è che il nostro posto nel mondo, alla cui ricerca siamo eternamente votati. La storia è quella di un’amicizia fra due ragazzi che diventano uomini fra baite e massicci.  
Esce l’8 novembre.


Alice Munro, Una cosa che volevo dirti da un po’ (Einaudi) 
Prosegue l’opera di pubblicazione completa da parte della Einaudi  del premio Nobel per la Letteratura 2013. Questa è la seconda raccolta (datata 1974) composta da  tredici storie accomunate da flashback su un passato che non lo è mai del tutto, e che tramanda fuochi mai domati, rancorosi, che continuano nel presente a consumare gelosie, relazioni e amori buoni o cattivi.
Esce il 29 novembre


Guglielmo Brayda, Effetti collaterali dei sogni (Voland) 
Realtà, allucinazione, sonno, veglia: tutto si mischia in questo originale romanzo in cui uno studioso di neuroscienze vive due tormentate storie d’amore. Colto e atipico, l’autore scandaglia la vita sentimentale attraverso una lente scientifica che però non toglie vigore narrativo alla storia.
Nuovo.


Rainer Maria Rilke, I racconti (Guanda) 
La Praga asburgica disegnata con malinconia dal complesso mondo interiore di Rilke, racconti quasi impressionisti che riportano agli antichi fasti le vacanze sul Baltico, gli uffici imperiali, le feste borghesi, gli artisti boemi. Lo sguardo è insieme malinconico ed ironico, un’inquietudine che presagisce la fine di una civiltà anacronistica.
Siamo di fronte a piccoli classici della letteratura.
Esce il 10 novembre.


 Buone Letture! E fateci sapere, eh ...

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