Ci fanno compagnia: un pomeriggio di pioggia, una serata in casa, una domenica di relax, un periodo in cui abbiamo un po' di vuoto intorno (poiché capita, no?).
Ci concedono di distrarci: pensieri fissi, problemi pressanti, angustie, se ci immergiamo in una buona lettura si sfocano concedendoci respiro.
Spesso penso che se non avessi i miei libri sempre lì, sul comodino, mi sentirei anche peggio a conclusione di giornatacce: la prospettiva di mettermi a letto, accendere il lume, sistemarmi cuscino e coperta, inforcare gli occhiali e aprire il testo di turno ... beh, è un integratore naturale di serotonina.
Mi rilassa, mi ripaga, mi conforta.
Leggere prima di addormentarmi mi disegna un fumetto alla Rossella O'Hara sulla testiera del letto: domani è un altro giorno.
E' come premere un interruttore e ritrovarsi in un'altra dimensione, riconoscendo le nostre passioni in altre vite, altre storie, spartendoli con altri personaggi, empatizzando con loro e già solo in questo trovarne sollievo; predispone la mente a simpatizzare nei confronti di altre possibilità, di ruoli, di scelta, di azioni, di sviluppi.
I titoli di passaggio nella mia camera da letto spesso dicono molto del periodo che sto attraversando.
Avremo modo di discutere insieme, di lavorare anche, oltre che di confrontarci, sulla biblioterapia.
Nel frattempo.... voi, che libri avete sul vostro comodino, stasera?
E.
"Il cerchio si è chiuso", "La città di pietra", "Il mondo di Atlan"...un' intera trilogia da leggere entro venerdì. ;)
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RispondiEliminaIpazia D'Alessandria argh! ieri in un impeto di pulizia, ho liberato il comodino da una pila di libri...oa campeggia solamente la rivista Alphabeta sulla pagina di un articolo su Kim Ki Duck. Sul ripiano di sotto, in caso di necessità, posso accedere a Tantra per due, tutti i romanzi di Hemingway, i Mandarini di Beauvoir, Perchè siamo infelici di Crepet, Il risveglio della dea di Vicki Noble, Teoria generale del montaggio di Ejzenstein, Di storie di magie e altri demoni di Emma Cannavale...