Sembrava una felicità, Jenny Offill, NNEditore
Delicato e fragile: i primi due aggettivi che vengono in mente per questo libro. Un filo di seta teso tra una vita e l'altra, parole come pezzi di vetro. Per una strana forma di pudore è difficile scriverne come si vorrebbe, accade quando certi libri sono più specchi rotti che carta e inchiostro. Paragrafi interi sottolineati; appunti a margine. Ogni rigo rivela la forza e la gracilità dell'amore, sia esso di coppia, coniugale, filiale. O per se stessi. Puó anche commuovere questa storia: che è una storia comune e banale di una qualsiasi donna (di un qualsiasi essere umano) che cerca di essere felice tra le vicende di una vita qualunque che inesorabilmente mortifica qualsiasi ambizione. Eppure il flusso di coscienza di questa prosa spezzata, pensieri sparsi, ricordi senza un ordine, zeppa di citazioni, curiosità, proverbi è la più difficile da scrivere delle trame: la vita di ognuno di noi.
Delicato e fragile: i primi due aggettivi che vengono in mente per questo libro. Un filo di seta teso tra una vita e l'altra, parole come pezzi di vetro. Per una strana forma di pudore è difficile scriverne come si vorrebbe, accade quando certi libri sono più specchi rotti che carta e inchiostro. Paragrafi interi sottolineati; appunti a margine. Ogni rigo rivela la forza e la gracilità dell'amore, sia esso di coppia, coniugale, filiale. O per se stessi. Puó anche commuovere questa storia: che è una storia comune e banale di una qualsiasi donna (di un qualsiasi essere umano) che cerca di essere felice tra le vicende di una vita qualunque che inesorabilmente mortifica qualsiasi ambizione. Eppure il flusso di coscienza di questa prosa spezzata, pensieri sparsi, ricordi senza un ordine, zeppa di citazioni, curiosità, proverbi è la più difficile da scrivere delle trame: la vita di ognuno di noi.
Che certe volte non sai se ce la fai;
che però c'è anche il profumo dei capelli di una bambina;
che non capisci e non ti capisci;
che puoi essere stufo di ciò che possiedi ma immagina a perderlo;
che non puoi sempre dare istruzioni alla testa e al cuore;
che pensare prima di agire spesso è pensare INVECE di agire, ed è un difetto, non una virtù;
che gridi di dolore se ti abbandonano, ma anche se abbandoni.
Che scriviamo per chiudere gli occhi.
Una scrittrice americana che insegna Scrittura e si occupa anche di saggistica; una mirabile traduzione della NNEditore. Una penna da seguire.
Una volta un visitatore chiese al maestro zen Ikkyu di scrivere un distillato della massima saggezza. Lui scrisse una sola parola: Attenzione.
Il visitatore rimase deluso: "Solo questo?".
E così Ikkyu lo accontentó. Due parole.
Attenzione. Attenzione.