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mercoledì 21 febbraio 2018

Bibliopillola n. 26: Prova di forza


David Foster Wallace, Infinite Jest, Einaudi 



Più che una lettura, Infinite Jest è un’esperienza: un mese trascorso in un universo psichedelico e psicotico, distopico ma terribilmente vicino ad una realtà  che DFW si è inventato vent’anni fa ma profeticamente simile alla nostra, dipendente da Internet e da un intrattenimento popolare condiviso 24h su 24. Un universo che ha riavviato il calendario dall’anno in cui è iniziata una sponsorizzazione commerciale per la quale la Statua della Libertà al posto della fiaccola tiene sollevato un prodotto che sponsorizza perfino il tempo e le vite degli individui americani, cambiato ogni primo gennaio da alcuni uomini coraggiosi con tanto di scarpe chiodate e gru; un’America che ha occupato un continente creando una  nuova e strana configurazione territoriale, costruita su città patinate e tecnologicamente all’avanguardia e sobborghi urbani terribili in cui si vive in atmosfere che ricordano moltissimo Trainspotting. Una “interdipendenza continentale” dall’inquietante acronimo di ONAN, un’America riconfigurata, la cui bandiera è un’aquila con un sombrero e la foglia d’acero in bocca. In cui un’intera regione sottomessa, il Canada, viene usata come immondezzaio, poiché enormi catapulte sparano quotidianamente i rifiuti di questa nuova nazione pulita e sponsorizzata al di là dei confini, in una Concavità radioattiva ospitante individui geneticamente modificati e terroristi separatisti: cellule però spesso in contrasto tra loro, che più che resistere rappresentano patriottismi egoistici e nazionalistici evidentemente non ancora superati.  Una società in cui esiste un circuito di trasmissione in rete di video di intrattenimento su modernissimi visori: una programmazione che sembra offrire libertà di scelta ma che in realtà è un ingabbiante monopolio tra case di produzione e hardware houses;  in cui i ragazzi, dai primi anni dell’infanzia fino all’adolescenza, vivono in college sportivi in cui vige un agonismo esasperato (veicolato delle sponsorizzazioni), abitando accademie modernissime e ipertecnologiche che però nascondono condizioni psicologiche da campo militare, nelle quali si sopravvive ad allenamenti intensivi solo con l’uso continuo, massiccio e sistematico di droghe. In cui anche i più piccoli possono sottrarsi solo una volta l’anno allo schema da lager della giornata allenamento/studio/allenamento grazie ad un gioco di ruolo (una sorta di Risiko in 3D combattuto nei locali e nei giardini degli istituti), che sfoga istinti repressi talmente feroci da risultare anche letale.  
Una società che d’altronde è stata costruita da un compulsivo, un cantante neomelodico diventato Presidente, affetto da mille ossessioni: in un’epoca post-sovietica, post-jihad, dove non ci sono più minacce esterne concrete e catalizzatrici, il leader della nazione è ossessionato da rifiuti e sporcizia, e fa del rinnovamento americano una banalissima questione estetica.  
Questa dovrebbe essere pressappoco la struttura narrativa di base del romanzo, e ho detto ben poco delle 1200 pagine che lo compongono e non credo di riuscirci affatto. 
Anzitutto perché i molti scenari, i collegamenti, le vicende dei personaggi che si intersecano tra l’ETA, le città dell’Onan, le sedi di cliniche di disintossicazione o di alcolisti anonimi si ricompongono un po’ alla volta, in un labirintico andirivieni temporale che ricopre l’arco di una decina d’anni, raccontando anche di generazioni precedenti;  molte cose mi si sono chiarite solo intorno alla metà del libro, e per comprendere davvero (… davvero?) cos’è questo “Infinite Jest” mi sono dovuta ritrovare ansimante intorno alla pagina 1000. 
Una famiglia che riunisce i  protagonisti principali traina tutti i livelli del racconto: sono gli Incandenza. 
Il padre ex-sportivo e poi regista d’avanguardia, la madre manager dell’Accademia Tennistica (l’ETA, appunto) e i loro tre figli: Orin, violentemente traumatizzato dalla figura del padre; Hal per molti aspetti chiave interpretativa di aspetti significativi delle vicende, diciassettenne promessa del tennis agonistico; infine, Mario, terribilmente deforme fin dalla nascita, che paradossalmente è il componente più “stabile”, mentalmente ed emotivamente, di un gruppo familiare che spesso rasenta l’horror, sotto una parvenza di perfetto nucleo condiviso di amore e impegno. Perché mentono: tutti, continuamente, su qualsiasi aspetto della loro esistenza, sul passato, sui sentimenti, sull’educazione, al punto che le loro bugie sono ormai talmente vicine al cuore della verità da non capire più che sono bugie. 
A contorno, almeno una decina di personaggi ricorrenti che srotolano e annodano le molteplici evoluzioni della trama. 
Che è spesso fatta esplodere da lunghe e monografiche riflessioni di qualsiasi tipo, che esplorano qualsiasi tematica, e mai in maniera superficiale ma sempre approfondita con competenze quasi saggistiche ed una scrittura che pur essendo così esaustiva non è mai noiosa. Ci si può fermare per decine di pagine a leggere le proprietà di ogni tipo o famiglia di droga, dalle sintetiche alle naturali, passando per quelle veicolate farmaceuticamente o reperibili in lontanissimi luoghi del mondo; ci si può fermare a leggere incantati la minuziosa descrizione di un set di tennis, anche se non ci si è mai capito nulla di questo sport o addirittura ci è risultato fino a quel momento antipatico. Ritrovandosi competenti in materia di strategie di gioco, tecniche di battute o di costruzione di racchette, competizioni e tornei, tanto che da quest’anno ho deciso di seguire Wimbledon. 
Ancora all’ultima pagina, dopo un mese di lettura, non  mi capacitavo della sua straordinaria bravura nel rendere narrativamente qualsiasi ambito di discussione (anche il meno vicino a qualsiasi conversazione normale)  accattivante  e appassionante, utilizzando gli stili più diversi, dalle discussioni a larghissimo respiro, riflessive e colte, ai dialoghi ritmati, frenetici, senza punteggiatura. 
E non mi soffermo, per mille motivi, sulle pagine più belle, quelle nelle quali si vede il riflesso sbiadito e sofferto di David Foster Wallace, nelle quali nemmeno si racconta ma si testimonia il “Disagio” di una società malata, continuamente in analisi, in cui la volontà individuale è azzerata e si soccombe alla Dipendenza, dall’alcool, dalle droghe, dalla violenza. 
Pagine affascinanti e agghiaccianti, costruite su laceranti monologhi interiori, su frammenti di ricordi, personalità devastate e spaventate che cercano disperatamente di venirne fuori. 
A tratti dolorose ma anche stupefacenti, profonde, spaventosamente coinvolgenti, perché i livelli di esplorazione dell’umano, di tutto ciò che è umano, sono incredibilmente complessi.  
Aleggia, per tutte le pagine del libro, una Colpa: da espiare, da alleviare, da dimenticare, da pagare. In un mondo nel quale, invece, non ci sono più né cause né scuse, che azzera volontà e responsabilità, che ha ideato un meccanismo perfetto per cercare sempre negli altri gli artefici della nostra rovina, consentendoci così di trasmettere la disfatta a tutti coloro che ci circondano.

Solo poche righe, infine (ma non svelo nulla di rilevante), su Infinite Jest: è il nome di un video di cui si parla fin dalle prime pagine, una fonte di divertimento gravemente sviante, una visione che suscita un piacere talmente intenso da essere mortale. Chi ha iniziato a vederlo non è riuscito più a staccarsene, spegnendosi in uno stato catatonico irreversibile. 
L’ultimo lavoro di un regista folle, del capostipite degli Incandenza, che diventa un oscuro oggetto del desiderio per molti.
Ma forse è tutto uno scherzo.
O forse no.



Nota*
In realtà non sono nemmeno lontanamente riuscita a descrivere ciò che significa trascorrere un mese dentro Infinite Jest: non potevo dire più di così eppure è come se non avessi detto nulla. 
E non provo nemmeno a trasferire emotivamente quanto può coinvolgere.
Posso solo dire che ora ho capito perché lo hanno definito un libro geniale.


Nota della nota**
Dimenticavo: DFW costringe ad un continuo rimando, durante la lettura, alle trecento pagine finali di note, assolutamente imprescindibili, nonostante il continuo slogarsi di polsi su un tomo da sorreggere che pesa più di un chilo. Eppure in quelle note si chiariscono, si approfondiscono, si interpretano, si recuperano intere vicende assolutamente funzionali al contesto della trama, anche se non in quella precisa pagina.  
Per cui, sappiatelo, non si possono saltare. 
Nemmeno una.


domenica 31 dicembre 2017

2018 Libri in arrivo



Siamo arrivati alla fine di un altro anno di letture. 

Come al solito, come in ogni post di fine anno della Farmacia, i titoli e gli editori scelti  rispondono sempre e solo a gusti, umori, interessi, simpatie, affetti, autori/tematiche/generi preferiti e quindi a criteri assolutamente arbitrari. Nessuna pretesa di giudizio di qualità letteraria, editoriale, tecnica, stilistica o quant'altro. 
E' il motivo per cui vi  invitiamo sempre e comunque nei commenti a proporre altri titoli di cui siete a conoscenza o a discutere di impressioni e aspettative su nomi e libri letti e da leggere.
Detto questo, di seguito i libri 2018 dei quali abbiamo avuto notizia al momento e che abbiamo ritenuto più accattivanti, elencati per casa editrice: alcuni escono fra gennaio e febbraio, altri anche parecchio più in avanti nei mesi; alcune copertine inserite sono provvisorie o non disponibili (motivo per il quale abbiamo talvolta inserito le copertine originali). 

Alla fine del post, come consuetudine, l'elenco degli eventi letterari dell'anno che verrà.

Sperando di stuzzicare la vostra curiosità, Buona Lettura e ... grazie per la compagnia!










Christopher Isherwood, Addio a Berlino

Una riedizione che ci piace molto.
Il giovane Isherwood fotografa la Berlino che negli anni della caduta della Repubblica di Weimar  si trasforma da città cosmopolita a capitale cupa e violenta, palcoscenico della tragica ascesa di Hitler. La trama svela  l'incantesimo per il quale tutti i tedeschi si ritroveranno sull'orlo del baratro senza quasi accorgersene, un inquietante capolavoro che racconta la tragica storia contemporanea con una scrittura  vivida e spietata. Isherwood mette in scena la prova generale di un disastro e ci fa assistere alla "resistibile ascesa del nazismo". Decisamente un capolavoro.





Per febbraio dovrebbe arrivare in libreria anche 

Roberto Bolano, Lo spirito della fantascienza, inedito postumo.
                         











               




Joy Williams, L'ospite d'onore

Apparso a Natale nelle librerie, una raccolta di racconti di un’autrice spesso affiancata a Flannery O’Connor (qualcuno dice anche a Carver): in un mondo ambientato lungo le coste del New England o nel Massachusetts, uomini e donne spauriti di fronte ai cambiamenti vengono ritratti con immagini spietate e illuminate da un umorismo cattivo ed affascinante.




                                                                           


                                                                             







Fred Vargas, Il morso della reclusa


Torna (finalmente) Adamsberg, lo "spalatore di nuvole", ultima traduzione italiana di Fred Vargas: un'indagine su tre anziani uccisi dal morso letale di un ragno si trasforma in un viaggio a ritroso nel tempo in un passato che si scopre accomunare le vittime. Ci si aspetta la solita, incredibile capacità introspettiva del commissario, detective filosofo tratteggiato da uno stile originale e da trame sempre appassionanti. In uscita a fine gennaio.


                                   


Audur Ava Ólafsdóttir, Hotel Silence 

Un dolente romanzo sulle vicende di un cinquantenne in piena crisi che ha smarrito i suoi punti di riferimento (una famiglia disgregata, una giovinezza con sogni e aspirazioni infranti): un uomo abituato a sistemare, riparare ed aggiustare che comincia a pensare ad un estremo rimedio con tutto il suo spirito pratico. Ma il momento in cui decide di prendere una stanza nel remoto Hotel Silence, il suo ultimo progetto inizia a naufragare. 
A gennaio, l'ultimo libro della scrittrice islandese di Rosa Candida.





Bohumil Hrabal, Lezioni di ballo per anziani e progrediti 

Un divertentissimo monologo dello scrittore ceco tradotto per la prima volta: un settantenne racconta la sua vita nell'Impero Asburgico ad una giovane donna, trascinandola con sé in narrazioni avventurose costruite sulle mille vite vissute dall'uomo, soldato, calzolaio, cuoco, che ha inanellato vicende avventurose e buffe. A tratti anche autobiografico, un altro libro di uno scrittore ritenuto, insieme a Hasek e Celine, un grande del Novecento. 






Paolo Maurensig, Il diavolo nel cassetto

Partendo dal presupposto che di questo autore si è letto tutto, per cui si scrive condotte da una personale predilezione, la trama di quest'ultimo libro in uscita a fine gennaio è indubbiamente ammaliante. In un remoto paesino svizzero, in cui tutti si sentono scrittori e non fanno altro che inviare manoscritti con il sogno di vederseli pubblicati, un bel giorno approda a sconquassare la pace dei boschi limitrofi un personaggio sinistro. Un editore. Ovviamente si scatena un logico subbuglio tra gli abitanti, che se lo contendono in ogni modo, offrendogli ospitalità, favori, cortesie, ma anche qualcosa di peggio. Scherzando sulla falsariga di un vero e proprio thriller, Maurensig con il suo stile  singolarmente raffinato, mette alla berlina il narcisismo letterario dei nostri tempi ma anche la nostra umanissima voglia di diventare famosi raccontando.




                   




Sacha Nappini, Le case del malcontento

Si legge già molto di questo romanzo quasi storico che fonde thriller psicologico e gotico rurale. Ambientato nell'entroterra maremmano (l'autore è di Grosseto) narra di una realtà di provincia (un paese morente, una trappola per chi ci vive) nel quale la monotona realtà quotidiana viene scombinata dal ritorno di un suo abitante andato via anni prima. I personaggi si accavallano intrecciando esistenze fatte di meschinità, passioni, aspettative, subdole vendette mostrando oscenamente un'umanità incarognita. 
In libreria a febbraio.





Mihail Sebastian, Da duemila anni

Ambientato negli anni Venti in Romania, uscito per la prima volta nel 1934, il romanzo è il doloroso racconto dell’ascesa dell’antisemitismo in Europa. Uno studente ebreo a Bucarest assiste impotente alle violenze crescenti, accompagnandosi a rivoluzionari e libertini, cercando in una dissolutezza giovanile che lo ubriachi una via d'uscita da un mondo che sta tragicamente cambiando intorno  a lui. Uno stile che molti hanno paragonato a Cechov, coraggioso ma anche leggero, e tematiche e testimonianze terribilmente vicine ai nostri tempi. 

A gennaio. 




                                                                            



Nona Fernandez, La dimensione sconosciuta 

La casa editrice Gran Via pubblicherà a marzo 2018 La dimensión desconocida, l’ultimo lavoro di Nona Fernández, vincitore del Premio de Literatura Sor Juana Inés de la Cruz 2017.

Stiamo seguendo la scrittrice cilena, nata nel 1971, da  Space Invaders e Chilean Electric (Edicola Ediciones, 2015, 2017). È stata inserita tra i 25 “segreti” meglio custoditi della letteratura latinoamericana. Mapocho, il suo primo romanzo, pubblicato quest'anno, ha vinto il Premio Municipal de Literatura ed è stato finalista al Premio Herralde de Novela. Attendiamo anche quest'ultimo titolo, affascinate come siamo da una grande scrittura che non ci ha mai deluse.






Charles Bukowski, La campana non suona per te

Quarantaquattro racconti inediti apparsi su riviste americane underground tra il 1948 e il 1985, pubblicati a gennaio in Italia per la prima volta. Si ripercorrono così quarant'anni di storia americana sulle ali dell'irriverente e trasgressivo stile dello scrittore che sbeffeggia un'intera società filtrandola attraverso le sue smodate abitudini e i suoi sfrenati racconti. I nuovi taccuini del vecchio sporcaccione: essenziale per tutti gli amanti di Bukowski.







                                                                           




Connie Palmen, Tu lo hai detto

Il richiamo potente di questo libro, in uscita a marzo, viene dai suoi protagonisti: Ted Hughes e Sylvia Plath, una delle coppie più note della storia letteraria del Novecento. Una storia struggente e tragica raccontata dal punto di vista di Ted, impietosamente colpevolizzato per il tragico esito dell'esistenza della Plath. E' lui il narratore cui dà la voce la scrittura commossa e pacata della Palmen in un monologo profondo, dignitoso anche se addolorato, un'imperfetta umanità rivelata con consapevolezza e intensità.
Esce a marzo. 










Teresa Antonacci, Una storia imperfetta 


Un omicidio. Bari sullo sfondo. Una colpevole, colta in flagranza di reato
quindi condannata a prescindere, senza alcun beneficio di dubbio.
Troppo spesso però l’apparenza inganna, non tutto è nel posto dove
dovrebbe: la perfezione apparente è imperfezione evidente.
Un bel romanzo pubblicato per questo inizio di 2018 dalla casa editrice barese, sesto libro per Teresa Antonacci, membro delle EWWA (European Writing Women Association), impegnata attivamente nel sociale.



                                                                                








Salvador Elizondo, Farabeuf

Il romanzo che proponiamo in uscita nel 2018 di questa giovane e tutta al femminile casa editrice barese è dello scrittore messicano Salvador Elizondo: Farabeuf pubblicato per la prima volta negli anni Settanta da Feltrinelli (e mai più ripubblicato) sarà curato da Alessandro Raveggi nella traduzione di Giulia Zavagna, e descrive un'unica giornata, anzi forse un unico istante, nella vita di questo medico molto discusso e realmente esistito. Una prosa raffinata e cosmopolita, che scuote il nostro immaginario indagando nei più profondi recessi della natura umana; un congegno narrativo spietato ed erotico, il tentativo estremo di raccontare un fermo immagine nel tempo di un racconto; un libro sorprendente che fa dimenticare gli stereotipi troppo spesso legati al boom della narrativa latino americana. In uscita a marzo.


  
                                                                                



Marylynne Robinson, Quando ero bambina leggevo libri


Marilynne Robinson è una scrittrice che abbiamo apprezzato ne Le cure domestiche (Einaudi, 2016) e che ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa nel 2005 e il National Book Critics Circle Award per la narrativa nel 2004. Segnaliamo la pubblicazione di Quando ero bambina leggevo libri, una raccolta di saggi ancora inedita scritti negli ultimi anni e dedicati alla storia americana contemporanea. 

In uscita a marzo.



  


                                                                                  



Ray Bradbury, Cento racconti

Sempre avuto un debole per Bradbury. 
E lasciamo alle sue stesse parole la presentazione di questa raccolta, uscita nel 1980:
«I racconti sono qui. Ce ne sono cento, quasi quarant'anni della mia vita. Contengono metà delle verità sgradevoli sospettate a mezzanotte e metà di quelle gradevoli riscoperte a mezzodì del giorno successivo. Se c'è una cosa che in questo libro ho inteso fornire, questa è semplicemente la mappa della vita di un uomo che a un certo punto si è messo in viaggio verso una qualche meta, e poi ha continuato ad andare. La mia vita non è stata tanto il risultato di una serie di riflessioni quanto piuttosto di una serie di azioni che, una volta compiute, mi hanno permesso di capire che cosa avevo fatto e chi ero. Ogni racconto è stato un modo di trovare aspetti del mio io, ciascuno un po' diverso da quello trovato ventiquattr'ore prima.»
Crediamo che basti. 
Ad aprile.


                                                                                  

Natsuo Kirino, In 

Il titolo è la lettura giapponese dei cinque ideogrammi che costituiscono i cinque capitoli del romanzo: Oscenità, Occultamento, Dipendenza, Negatività, Affinità. Dalla regina del noir giapponese, acclamato di alto livello letterario, un romanzo in cui si intrecciano le vicende di tre personaggi di indole molto diversa, uno scrittore perverso, un'amante succube e una moglie alla quale verrà affidata l'inaspettata e geniale chiave di volta della trama. A gennaio. 




                                                                                 




Tristan Garcia, 7

Dal ricco catalogo del 2018 abbiamo selezionato due titoli che ci hanno incuriosito: ad aprile ritroveremo Tristan Garcia (lo scrittore di Faber) e il suo 7, vincitore del Prix du Livre Inter 2016, pubblicato in Francia da Gallimard. Sette romanzi in miniatura sulla giovinezza, la musica, l'attivismo politico, gli extraterrestri, la religione e l'immortalità. Sette storie indipendenti che il lettore scoprirà correlate a comporre una nuova immagine della psiche dell'uomo contemporaneo. 






Joseph Incardona, Lonely Betty


A maggio uscirà Lonely Betty di Joseph Incardona la storia noir (ma non solo) di una anziana insegnante in una piccola cittadina del Maine che alla vigilia del suo compleanno inizia a svelare particolari inquietanti del passato sorprendendo tutti i suoi concittadini. Con lo stile unico e inquietante che abbiamo apprezzato in La metà del diavolo, un romanzo che si presenta abbastanza fuori dai cliché del genere (premio Roman Noir al Festival di Beaunes 2011). 





                                               



Rèjean Ducharme, L'inghiottita

Pubblicato per la prima volta nel 1966 su pressione di Raymond Queneau, questo classico della letteratura canadese racconta la storia di una bambina che non vuole diventare adolescente aggrappandosi alla sua infanzia, anche se tradita da questa, anche se in costante fuga da situazioni familiari a cui rimedia grazie alla forza dell'immaginazione. Un romanzo di formazione dalla scrittura disincantata ma vera, allo stesso tempo lieve e dura. L'autore, scomparso quest'anno, non ha mai rilasciato un'intervista ed ha sempre vissuto nell'anonimato, nonostante nove romanzi e numerose opere teatrali di successo. 
Da scoprire; in uscita a febbraio.



                                                                                  







Margaret Atwood, Fantasie di stupro

14 racconti molto brevi, riediti con una nuova traduzione. Fantasie di stupro di Margaret Atwood è una raccolta sconvolgente di novelle dell'autrice quest'anno molto chiacchierata anche per il successo della serie I racconti dell'ancella. Un cupo universo femminile che cerca di sbrogliarsi dagli eterni vincoli sociali che ingabbiano le "eroine" protagoniste della sua scrittura. 
Da gennaio.


   


                                                                                   




Liliana Lazar, Figli del diavolo

Romania, la dittatura di Ceausescu: una drastica politica delle nascite non consente l'aborto a donne che non abbiano almeno già quattro figli. I "figli del diavolo" che comunque vengono alla luce sono presi in carico dagli orfanotrofi di Stato, strutture più simili a lager in cui i burocrati del regime dispensano crudeltà. Le vicende di due donne le cui vite si incontrano casualmente per motivi opposti (una nubile senza figli ed una signora che deve liberarsi di un pesante fardello) costituiscono la trama di quella che è anche una testimonianza storica perchè si ispira a fatti realmente accaduti. Un capitolo oscuro del nostro recente passato scritto in un libro che ha avuto molto successo nella sua prima edizione in francese. 
Disponibile da fine gennaio.






Andres Neuman, Vite istantanee

Da una delle nostre case editrici preferite, due (ma ce ne sarebbero davvero tanti) titoli assolutamente imperdibili: Vite istantanee di Andrés Neuman, lo scrittore argentino che seguiamo con interesse e del quale si è abbondantemente discusso tra i post di questo blog e pagine social affini. 
Una nuova raccolta di racconti, in cui l'autore argentino immortala quasi fotograficamente le vite di personaggi memorabili. In uscita a marzo.




Grace Paley, Racconti



E a dicembre nella nuova traduzione di Isabella Zani tutti i Racconti della magistrale Grace Paley scrittrice e poetessa statunitense osannata da Roth e Bellow e letta in Piccoli contrattempi del vivere per Einaudi.





                                                                      








Cristò, Restiamo così quando ve ne andate 

La rinnovata casa editrice pugliese Terra Rossa porta a gennaio in libreria Restiamo così quando ve ne andate di Cristò, autore interessante e innovativo. Il romanzo è la storia di un quarantenne "al bivio" che immancabilmente sceglie la strada sbagliata. Ovvero, della ricerca del proprio posto in un mondo in cui non si riesce a realizzare nulla per sè, bloccati in una apatia virtuale, sperando in soluzioni per le quali si fa poco ma che continuano ad animarci.




                                                                                   






Georgi Gospodinov, E tutto divenne luna



Lo scrittore bulgaro Georgi Gospodinov è stata una bella scoperta nell'interessantissimo panorama letterario balcanico degli ultimi anni. Si sa ancora pochissimo della traduzione che sarà curata da Giuseppe Dell'Agata (grazie al quale abbiamo letto Fisica della Malinconia): una raccolta di racconti che prenderà il titolo E tutto divenne luna

Attendiamo di conoscere il mese di uscita del testo (stay tuned, insomma). 






                                                                      EVENTI 2018







Ed ecco l'elenco dei tantissimi eventi che nel 2018 riguarderanno in tutta la nostra penisola i libri. 

GENNAIO 2018
– Dal 27 gennaio al 4 febbraio, a Lecce, la terza edizione di Picturebook Fest, il festival dell’arte e della letteratura per ragazzi.
FEBBRAIO 2018
– Dal 2 al 5 febbraio al teatro Franco Parenti di Milano il festival I Boreali, il festival dedicato alla cultura nordeuropea
– Dal 2 al 4 febbraio a Suzzara, in provincia di Mantova, NebbiaGialla Suzzara Noir Festival;

MARZO 2018
– Dall’8 al 12 marzo a Milano la fiera Tempo di Libri;
– Dal 15 al 18 marzo a Roma la nona edizione di Libri Come;
– Dal 16 al 19 marzo a Parigi il Salone del libro;
– Dal 23 al 25 marzo a Milano Bookpride;
– Dal 23 al 25 marzo a Cesena il Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle;
– Dal 24 al 25 marzo a Modena Buk – Festival della piccola e media editoria;
– Dal 26 al 29 marzo a Bologna la 55° edizione della Fiera del libro per ragazzi-Bologna Children’s Book Fair.


di Redazione Il Libraio | 02.02.2017



APRILE 2018 
– Dal 5 all’8 aprile a Città di Castello (Perugia) il CaLibro Festival;
– Il 16 aprile l’assegnazione dei premi Pulizter;
– Dal 21 aprile al 6 maggio, a Bergamo, la cinquantanovesima edizione della Fiera dei librai;
– Il 20 aprile verranno resi noti i cinque finalisti del premio Campiello Giovani 2018;
– Il 23 aprile ricorre la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore;
– Dal 28 aprile al 1° maggio il Napoli Comicon;
– A Palermo la proclamazione dei vincitori del Premio Letterario Internazionale Mondello (data da definire).

MAGGIO 2018
– Dal 2 al 6 maggio a Perugia si terrà il Festival Encuentro – Festa delle letterature in lingua spagnola;
– Dal 3 al 6 maggio a Rovigo il festival Rovigoracconta;
– Dal 10 al 14 maggio a Torino il Salone del libro;
– Dal 17 al 27 maggio ad Alessano Tricase (Lecce) il festival Armonia – Narrazioni in Terra d’Otranto;
– Dal 18 al 20 maggio a Urbino il festival Urbino e Le città del Libro;
– Il 22 maggio (indicativamente) a Torino ci sarà la cerimonia di premiazione del premio Calvino;
– Dal 25 al 27 maggio a Pistoia Dialoghi sull’uomo, il festival dell’antropologia contemporanea;
– Dal 30 maggio al 1° giugno il festival Bookexpo America – Bea;

GIUGNO 2018
– Dall’1 al 3 giugno a Ivrea il festival La grande invasione;
– Dal 7 al 10 giugno a Cagliari il festival Leggendo Metropolitano: il tema della decima edizione sarà “Tengo famiglia”;
– Dal 7 al 10 giugno all’Orto botanico di Palermo Una marina di libri, che quest’anno avrà un nuovo direttore artistico, Piero Melati;
– A giugno la votazione in casa Bellonci, a Roma, della cinquina del premio Strega (data da definire);
– A Ragusa dal 15 al 17 giugno il festival A tutto volume;
– Dal 15 al 17 giugno a Rimini il festival Mare di Libri;
– Dal 20 al 24 giugno a Lamezia Terme l’ottava edizione di Trame – Festival dei libri sulle mafie;
– Dal 23 al 27 giugno a Taormina il TaoBuk festival;
– A Gavoi, in Sardegna, il festival Isola delle storie (date da definire);
– Da giugno a luglio Milano e altre città la Milanesiana (date da definire);
– A Firenze il Premio Gregor von Rezzori – Festival degli scrittori (date da definire);
– Da giugno a settembre Borgate dal Vivo, festival letterario delle borgate alpine;
– Dal 22 giugno al 1° luglio a Viterbo il festival Caffeina;
– Dal 25 al 27 maggio, a Pienza, ci sarà Caffeina. Emporio letterario.
LUGLIO 2018
– A inizio luglio a Roma la finale del premio Strega;
– Dal 5 all’8 luglio a Polignano a Mare la 17° edizione del festival Il Libro Possibile;
– Dal 28 luglio al 4 agosto a Capalbio (Grosseto) il festival Capalbio Libri;
– A Pontremoli il premio Bancarella;
– A Barolo, nella Langhe, il festival Collisioni (date da definire);
– Indicativamente dal 27 luglio ai primi di agosto, a Punta Secca (Ragusa), la rassegna letteraria Libri d’aMare.

SETTEMBRE 2018
– Dal 5 al 9 settembre a Mantova la ventiduesima edizione del Festivaletteratura;
– Dal 19 al 23 settembre a Pordenone il festival Pordenonelegge;
– A Venezia la finale del premio Campiello (data da definire);
– A Piacenza il Festival del Diritto (date da definire);
– Dal 18 al 20 settembre, alla Fortezza da Basso di Firenze, Padiglione Spadolini, la seconda edizione del festival Firenze Libro Aperto;
– Dal 27 al 30 settembre a Boves (Cuneo) il festival Boves Letteraria;
– Dal 27 al 30 settembre, il Treviso Comic Book Festival;
– Dal 27 al 30 settembre a Matera il Women’s fiction festival;

OTTOBRE 2018
– La prima settimana d’ottobre, a Brescia, ci sarà Librixia, Fiera del Libro;
– A Palermo il Festival delle letterature migranti;
– Dal 10 al 14 ottobre a Francoforte la Fiera del libro-Frankfurter Buchmesse;
– A ottobre l’assegnazione del Man Booker Prize;
– In data ancora da definire, l’annuncio del premio Nobel per la letteratura;
– A Ferrara (data da definire) il Festival di Internazionale;
– A Pescara, in date da definire, si terrà il FLA: festival della letteratura e altre cose;
– Dal 31 ottobre al 4 novembre Lucca Comics&Games

NOVEMBRE 2018
– Dall’8 all’11 novembre, a Milano si terrà Bookcity;
– Dal 9 all’11 novembre a Chiari (Brescia) la Rassegna della Microeditoria;
– Dal 9 all’11 novembre la rassegna Pisa Book Festival; 
– A novembre assegnazione del premio Goncourt (data da definire);
– Dal 24 novembre al 2 dicembre a Guadalajara la Feria Internacional del Libro;
– A novembre, in data da definire, ci sarà la programmazione dei premi Super Mondello e il Mondello Giovani;

DICEMBRE 2018
– Dal 5 al 9 dicembre a Roma si terrà la fiera della piccola e media editoria: Più libri più liberi;
– Tra Milano e Como il Noir in festival (date da definire).

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