giovedì 4 agosto 2016

Di libri, bibliopillole e bugiardini ...



Il maestrale a Sud porta il fresco e raffredda un’estate rovente (come ogni, come sempre).

Complici le ferie, riapriamo la serranda: fa sempre un po’ male vedere tanta polvere in giro e pensare a quanto tempo ci vorrebbe per tenere questo posto sempre aperto e pieno di bella gente. Facciamo quel che possiamo, stringiamo i denti e strappiamo ad una inesorabile routine momenti da regalare al nostro piccolo spazio.

L’unica cosa che non ci facciamo mancare, ovviamente, sono i nostri libri, panacea per le mille frette inconsapevoli che ci consumano la vita. E quindi pensavamo di ripartire da loro: dalle nostre amate #bibliopillole e, dai, NOVITÀ, #bugiardini.

L’idea è di “giocare” come al solito sull’idea della biblioterapia, pensando ai foglietti illustrativi dei medicinali: l’Accademia della Crusca ancora si interroga sul motivo per il quale vennero chiamati così, forse in riferimento al fatto che si omettevano effetti collaterali importanti nelle indicazioni prescrittive del farmaco. “Bugiarde” si chiamavano anche le locandine che si affiggevano fuori dalle edicole e, insomma, quei brevi testi nei quali, a causa del poco spazio non si poteva scrivere tutto: giusto alcune indicazioni. Anche a rischio della scarsa veridicità.

Bene, qualche sera fa discutevamo dell’abitudine che abbiamo di scrivere sempre qualcosa appena finito di leggere un libro: chiamarle recensioni ci sembra un po’ presuntuoso, diciamo impressioni, sensazioni, motivi per il quale ci è piaciuto o no. Una valutazione personale, ma che vale solo per chi scrive e quindi … bugiarda. Perché le esperienze di lettura sono, per fortuna, sempre estremamente diverse; perché giudicare un testo presuppone competenze che per quanto si possa leggere non sempre si hanno. Eppure, ne vogliamo e ne dobbiamo scrivere: e da oggi quindi postiamo i nostri #bugiardini, lasciandoli lì alla mercé di occhialini da lettura e di nasi storti o sorrisi compiaciuti.

Purché si continui.

A parlarne e a scriverne.

A leggerne. Di libri.





E&V

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